Scrittura e realtà virtuale: è il vocabolario aumentato

Realtà aumentata università classvr
Realtà virtuale e università: è possibile?
19 Dicembre 2019
nuovi lavori
Nuovi lavori per nuovi studenti? Si parte dal coding
10 Gennaio 2020

La realtà virtuale non è soltanto un’immersione visiva fine a se stessa. E’ stato provato che un visore vr può aumentare la capacità di scrittura degli alunni.

Ben oltre la scrittura creativa, c’è la “scrittura virtuale”. Fra i tanti vantaggi di avere un visore, c’è sicuramente quello di aumentare il proprio vocabolario.  Scopriamo insieme come un modello ClassVR è stato il miglior compagno di scrittura della scuola primaria “Barry Island Primary School”.

Vivere e descrivere una scena

Come può un bambino scrivere o descrivere una scena, se non l’ha vissuta? E’ questa la domanda che si è posto un Istituto primario del Galles, nel Regno Unito. La “Barry Island Primary School” ha deciso di provare la via della sperimentazione esponendo i propri alunni ad una nuova applicazione della realtà virtuale con visore modello ClassVR. Se finora i bambini sono stati stimolati da foto, video, film per cercare di affinare la loro fantasia, oggi la realtà aumentata si propone di andare oltre. In particolare, il visore VR è stato il primo stimolo di base per aumentare in loro la capacità descrittiva in termini di scrittura.

Carta, penna e visore

Emozioni e sensazioni. Sono stati questi i primi effetti che hanno provato gli alunni nell’utilizzare il ClassVR durante la stesura descrittiva della scena da loro visualizzata. Fin dalla prima lezione, i docenti hanno potuto constatare come il linguaggio emotivo degli studenti fosse aumentato proporzionalmente con le sensazioni percepite. I bambini hanno quasi immediatamente utilizzato una gamma più ampia di vocaboli nell’impostazione descrittiva delle loro storie.  Oltretutto, i professori hanno notato come l’impatto emotivo fra realtà aumentata e scrittura si misuri con la tipologia ed il numero di termini utilizzati in più.

Scrivere: dal reale al virtualescrittura ClassVR

Uno degli esempi più evidenti si è avuto quando gli alunni hanno dovuto descrivere una foto subacquea con uno squalo e subito dopo tramite la realtà aumentata.  Se con la foto i bambini hanno utilizzato termini quali “nuotare felicemente“, dopo aver utilizzato il ClassVR hanno usato frasi molto più incisive.  L’aver scritto “nuotare nervosamente” è dovuto alle sensazioni trasmesse dalla visualizzazione del visore VR, che ha potuto trasmettere negli alunni emozioni prima precluse dalla semplice fotografia. La dimensione che aggiunge il visore non è, quindi, riconducibile solo alla semplice visualizzazione ma anche alla capacità descrittiva.

Scrivere ha una dimensione in più

E’ quindi constatato come l’applicazione del ClassVR alla funzione descrittiva, abbia avuto un forte impatto sulla qualità del lavoro svolto dagli alunni.  Lasciarsi ispirare dopo aver vissuto virtualmente una scena od un contesto, è il primo passo per sbloccare sia l’impegno che l’apprendimento. I bambini hanno scoperto un modo nuovo di approcciarsi alla funzione descrittiva, riuscendo a coinvolgersi reciprocamente condividendo le emozioni provate durante l’utilizzo del visore. Insegnare ai bambini a mettere in relazione la loro scrittura con una scena e fornire esperienze stimolanti, è importante tanto quanto insegnare le abilità dello storytelling e la scrittura.

Clicca qui, scopri il visore ClassVR