Organi e cuore: il nuovo modo di studiare il corpo umano passa dalla realtà virtuale.

Fin da piccoli, per poi passare in ambito didattico di alta formazione: VR e realtà aumentata sono anche al servizio degli studenti aspiranti medici. Il corpo umano è esplorabile, grazie al ClassVR.

Medicina e VR: obiettivo didattica

Inserire, in modo scientifico, realtà aumentata e VR per l’apprendimento della medicina? Si può grazie ai piani didattici mirati del visore ClassVR. Grazie ad essi, infatti, si è constatato come tale tipo di approccio si possa rivolgere sia a studenti più piccoli che universitari. L’obiettivo raggiunto dalla “Heathfield Primary School“, ad esempio, è stato quello di far immergere gli alunni nell’apprendimento del funzionamento delle varie parti del corpo. La finalità era assicurarsi che i bambini comprendessero esattamente il perché determinate parti del corpo hanno specifiche dimensioni, strutture e finalità.

Nel cuore degli organi a 360°

Durante la lezioni, gli alunni hanno potuto fare una tour virtuale a 360° grazie ad una “playlist” ClassVR dedicata a tutte le sezioni del corpo. Fornendo una vista dettagliata delle parti del corpo, i bambini hanno potuto immergersi all’interno di esse. Ciò ha stimolato la loro curiosità, facendo porre loro le giuste domande. Nella fase successiva, gli studenti hanno descritto quanto osservato. Avendo già discusso della “scrittura aumentata” grazie al visore ClassVR, sappiamo quanto l’immersione nel virtuale stimoli la creatività descrittiva. Difatti, gli alunni hanno scritto tutte le parti del corpo visionate. Un esempio? Esaminando nel dettaglio lo scheletro, i bambini hanno compreso in che modo protegga gli organi vitali all’interno del busto.

Anatomia virtuale accademica 

Questa esperienza VR, per i bambini, è stata la base per dare il via ad una nuova fase di apprendimento, molto più dettagliata, che gli ha consentito di aumentare non solo la loro conoscenza, ma soprattutto la loro percezione. Ciò non toglie, ad esempio, che una lezione più approfondita possa essere applicata anche in ambito universitario. Il lavoro all’interno del corpo, infatti, può raggiungere una dimensione maggiore dissezionando virtualmente gli organi (come il cuore) vedendone composizione e struttura interna.

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